– The Abandoned – 2006 – ♥♥♥ –
di
Nacho Cerdà
E’ ormai d’ uso in Italia distribuire horror che abbiano come target soltanto teenager e che sembrano esser fatti con lo stampino, ignorando opere dello stesso genere ma costruite tecnicamente meglio. The Abandoned, infatti, non è mai arrivato nelle nostre grandi sale nonostante l’ atmosfera sul quale sia costruito è sicuramente di ottima fattura e la recitazione degli attori è convincente fin dalla prima scena. Il film fa leva su un susseguirsi frenetico di interni ed esterni atti a spaventare lo spettatore e a immergerlo in un mood decisamente orrorifico. La fotografia è sempre contraddistinta da toni freddi che vanno dal bluastro al verdastro degli esterni nei boschi. La vera unica pecca del film è forse la sua sceneggiatura circolare ( la protagonista non riesce a uscire fuori dal tunnel di orrore della casa) che inizialmente è sicuramente accattivante ma che finisce per essere eccessivamente ripetitiva. Il montaggio è frenetico e la sequenza iniziale delle scale dentro la casa è un raro gioiello che fa rammentare le ambientazioni polverose del noto film sulla strega di Blair (The Blair Witch Project). A tratti sembra di essere catapultati in un episodio a fumetti di Dylan Dog per la lentezza dei dialoghi e le visioni intuitive e spaventose (due fra tutte la prima apparizione del doppelganger della protagonista e la sequenza finale con i maiali). Efficace è la scelta di Cerdà di fare sussurrare sempre i suoi attori e dare pochissimo spazio (quasi nessuno) alle urla, preferenza di gran lunga spesso privilegiata negli horror. La costruzione dei personaggi pecca però di un’ adeguata costruzione e se ci si chiede il perchè la protagonista abbia deciso improvvisamente di andare alla ricerca del cadavere della madre si rischierà di cadere nei vuoti logici. Prolisse risultano le scene interne nella casa che nonostante abbiano sempre un’ impronta visiva decisamente convincente avrebbero potuto essere “potate” di parecchi minuti. La mia impressione è stata quella che Cerdà si sia trovato difronte ad un’ idea sceneggiativa che avrebbe potuto essere sviluppata anchè con un mediometraggio, ma che abbia voluto osare in un lungometraggio di 90 minuti, nel quale però molte scene sembrano ripetersi. Forza delle immagini quella di The Abandoned. Il consiglio è quello di guardarlo a luci spente, attenti al minimo scricchiolio (anche la scelta degli effetti sonori e l’audio sono efficaci nel film), pronti non a saltar dalla poltrona magari ma a covare il terrore internamente. In maniera costante.
(Doppelganger!!)
( E' meglio essere abbandonati???)