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Archive for 20 aprile 2009

– Questione di Cuore – 2009 – ♥♥♥♥ –

di

Francesca Archibugi

Le storie fanno spesso di un film la sua vera e propria forza ed è il caso del nuovo film di Francesca Archibugi. Due personaggi contraddistinti da un’ estrema e profonda diversità nelle scelte di vita e nella pragmaticità del vivere ma entrambi vittime di un’ insofferenza di fondo e di un problema cardiaco che li farà incontrare nel posto forse meno aspettato per consolidare un rapporto di amicizia duraturo: la rianimazione di un ospedale. Alberto (Antonio Albanese) è uno sceneggiatore di successo che ama definirsi originario del nord e che nonostante viva ormai da molti anni a Roma, non riesce ancora ad amare gli usi e costumi della capitale. Si nasconde dietro una relazione infelice con una ragazza più giovane di lui ( Francesca Inaudi) e vive in un bell’appartamento del centro romano continuando a sognare il fatidico “qualcosa che non ha” e covando una profonda insoddisfazione per la sua attuale situazione. Angelo (Kim Rossi Stuart) , al suo contrario, vive in una borgata romana e fa il carrozziere. E’ estremamente pragmatico e legato alla realtà del suo quotidiano e della sua famiglia, ha due figli una moglie tipicamente romana e “ingrugnita” (Micaela Ramazzotti), ma anche lui è  disilluso sul suo futuro e nutre la profonda paura della morte prematura come molti anni prima accadde al padre quarantenne.  I due scopriranno dopo esser stati vicini di letto in sala rianimazione un’ amicizia profonda che va oltre le parole e che è capace di capire anche solo con gli sguardi ma che mai finisce nel melodrammatico. Un film che è in grado di comunicare emozioni attraverso proprio inquadrature di sguardi e una sceneggiatura sapiente e mai prolissa. Questione di Cuore fa degli sguardi dei due attori la vera forza narrativa ed emotiva e ci regala un Kim Rossi Stuart e un Antonio Albanese che mai esagerano nelle loro interpretazioni e che attraverso poche parole ma una grande espressività nei volti riescono a comunicare le angosce dei loro personaggi. Il dialogo tra i due a letto è da grande cinema e fa del loro divertimento non esagerato un pò il segno di distinzione della loro amicizia. Un film estremamente attuale che espone chiaramente uno dei problemi più in auge oggi e cioè quello della difficoltà dei rapporti umani e delle relazioni che ha come risultato la solitudine, la freddezza sociale e l’ isolamento. E sarà proprio il cedere del loro organo biologico vitale ad aprire le porte al cuore emozionale e alla comprensione reciproca riuscendo a compensare la loro fragilità interiore e fisica con la forza dei legami di amicizia e della complicità. Gran parte del merito va dato alla Archibugi in grado di dirigere alla perfezione due attori già bravissimi uscendo da una secca creativa che l’aveva ben contraddistinta nella sua precedente opera (Lezioni di Volo). Concreto, reale e sincero. Riuscirà finalmente un buon film italiano ad attecchire in maniera soddisfacente nei cuori e nei risultati dei botteghini nostrani? Questa è la domanda.

( Un dialogo amichevole che ha sapore di grande cinema)
( Angelo in rianimazione visitato dalla sua famiglia)

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